martedì 25 novembre 2014

Sapori di Sicilia: 5 specialità della tradizione culinaria siciliana II parte - Vito Mandina

La ricetta tradizionale prevede ingredienti quali riso e ragù di carne. Tuttavia negli anni sono state inventate sempre più varianti e combinazioni; per la verità, tutte squisite!
- Origini:
La nascita delle arancine (non “arancini”) è un argomento molto discusso. E' probabile che la ricetta originale sia mutata con il passare dei secoli. In principio, durante la dominazione musulmana, divenne frequente cibarsi di riso condito con carne e zafferano, successivamente venne utilizzata la panatura croccante come una sorta di involucro utile per conservare il pasto durante i viaggi.
- Curiosità:
A Palermo vengono preparate in casa per la festa di Santa Lucia, giornata in cui non è consentito, per tradizione, cibarsi di pasta e pane. Sono uno degli alimenti preferiti del noto
Commissario Montalbano, personaggio letterario nato dalla penna di Camilleri.


Caponata
Della Caponata esistono tantissime versioni. La più amata è la caponata di melanzane in salsa agrodolce, ma in realtà la ricetta può essere facilmente adattata a diverse altre verdure.
- Origini:
Il termine “caponata” pare provenga dal “capone”, un pesce che veniva anticamente condito con la salsa agrodolce. Venne poi sostituito con le melanzane dalla popolazione povera, dando origine alla tipica prelibatezza.
- Curiosità:
Solitamente viene servita come contorno o come antipasto nei ristoranti.
Esiste la variante con il pesce, ma quella con ortaggi è quella originale. E' nota anche come “caponata dei poveri” perché la melanzana, importata dagli arabi, era intesa come “mela non sana”, e persino alcuni medici sostenevano che portasse alla pazzia perché tossica, e quindi era relegata al consumo da parte della classe medio-bassa.


Cassata siciliana
Questa torta favolosa a base di ricotta, pan di spagna e frutta candita, oltre ad essere eccezionalmente buona, presenta dal punto di vista scenico diversi richiami alla Sicilia. Negli anni la presentazione del dolce è diventata sempre più articolata, diventando una vera e propria testimonianza di arte barocca.
- Origini:
La base costituita da pan di spagna e ricotta è probabilmente stata creata in epoca araba.
Le decorazioni con i canditi invece, furono introdotte proprio durante il periodo barocco.
- Curiosità:
Nasce come ricetta pasquale ma in effetti è ormai diventato il dolce siciliano più rappresentativo. Immancabile, insieme ai cannoli, in un pranzo domenicale che si rispetti.

Vito Mandina


Sapori di Sicilia: 5 specialità della tradizione culinaria siciliana - Vito Mandina

La Sicilia è senza dubbio alcuno una regione geografica e territoriale unica e riconoscibile in tutto il mondo, caratterizzata da peculiarità culturali che le consentono di distinguersi in maniera netta da tutto il resto delle regioni italiane.
Lo stesso
Goethe nel suo viaggio in Sicilia riconobbe la eccezionale particolarità di questa terra, che tra le altre cose, mette tutti d'accordo nel giudicarla una delle più ricche in termini di tradizione culinaria. 

Si, perché per i siciliani la cucina è una cosa seria, una importantissima costante attorno alla quale ruota l'intera giornata. Un siciliano adora mangiare e cucinare per sua natura. Al mattino pensa già a cosa dovrà preparare per pranzo, ed alle 13, subito dopo aver mandato giù l'ultimo boccone, pensa a cosa mangerà per cena.
I pranzi domenicali in famiglia, poi, sono una vera e propria istituzione; appuntamenti imperdibili ed attesi per tutta la settimana, durante i quali vengono preparate pietanze incredibili, spesso tramandate nei secoli di generazione in generazione. Non c'è da stupirsi quindi se questa regione è annoverata tra i posti in cui si preparano alcune delle migliori specialità italiane.
E allora... fatevi venire l'acquolina in bocca: ecco 5 specialità della tradizione siciliana!

Pasta con le sarde
Uno dei primi piatti più amati dal popolo siciliano. Mix di ingredienti semplici che insieme sprigionano un gusto unico.
- Origini:
Originariamente si trattava di un piatto estremamente povero, costituito da ingredienti facilmente reperibili: finocchietto selvatico, pinoli, mandorle e naturalmente le sarde, il pesce più pescato al largo delle coste siciliane.
- Curiosità:
In genere viene preparata in occasione della festa religiosa di San Giuseppe. Potrete gustarla in tutti i migliori ristoranti della regione.


Panelle
Amate da giovani e meno giovani, sono una delle pietanze più golose. In genere vengono mangiate all'interno di tipiche mafalde, panini ricoperti di semi di sesamo.

- Origini:
La nascita delle panelle è legata al periodo della dominazione Araba. Pare infatti che siano stati gli Arabi a sperimentare per primi una ricetta “antenata” a quella delle panelle, che prevedeva la farina di ceci come principale ingrediente.
- Curiosità:
Le panelle sono uno dei cibi da strada che hanno consentito alla città di Palermo di classificarsi nella top 10 mondiale delle “
Street food Cities”.

Vito Mandina

sabato 12 luglio 2014

Sapori d'Abruzzo: enogastronomia d'eccellenza




sapori d'Abruzzo sono quelli di una terra generosa in cui si coltivano ancora specialità uniche grazie al paesaggio e al clima irripetibili che in pochi km uniscono la montagna al mare. 
Le carni e i formaggi dominano le tavole delle zone interne, mentre il pesce la fa da padrone in quelle costiere.









Molti dei prodotti tipici abruzzesi sono Presidio Slow Food e sono tutelati seguendo criteri di conservazione del territorio e dei metodi di lavorazione. In ogni area troverete delle specialità che si tramandano nella cultura enogastronomica abruzzese di quello specifico territorio e che non troverete altrove. Non fatevele sfuggire!








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mercoledì 9 luglio 2014

Nevole o Neole: ricette dall'Abruzzo

Le Nevole o Neole sono un dolce tipico d'Abruzzo
Ci sono varianti di forma rettangolari, a ventaglio, a rombi, a cancello e di spessore. 
Si possono farcire con crema, marmellata, o cioccolata, o consumarle senza farcitura, casomai spolverizzate con dello di zucchero a velo. 
Neole abruzzesi


A casa mia le chiamiamo neole, mia madre le prepara a forma di cuore, mentre mia zia fa le pizzelle a forma di ventaglio e si possono mantenere anche un mese dentro un contenitore ermetico, o un sacchetto di carta. 

La piastra utilizzata viene chiamata “lu ferre”, in antichità era parte della dote della donna, ed aveva incise le iniziali della sposa. 
Ingredienti:
10 uova
750 gr di farina
1/4 di olio EVO
250 gr di zucchero
1 limone grattugiato o liquore di anice


Attrezzatura:
frusta elettrica
1 ferro per cialde


Preparazione:
Unire tutti gli ingredienti e frullarli con lo sbattitore elettrico, creare una crema liscia e vellutata ma non troppo densa ne molle. 
Scaldare il ferro per le cialde e olearlo, versare un mestolino di composto chiudere il ferro e cuocere ambo i lati a fiamma bassa. 
Aprire il ferro togliere la cialda e farla raffreddare.
Fate attenzione a non bruciare la cialda, di solito bastano pochi minuti per terminare la cottura.
Continuare fino ad esaurimento del composto. 

*La ricetta della neola all'ortonese include anche il mosto cotto e un pizzico di cannella a piacimento.




fonte: blog.giallozafferano.it




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Pizzelle o Ferratelle: ricette dall'Abruzzo

Le Pizzelle o Ferratelle sono dei dolci tipici dell'Abruzzo, forse fra i più conosciuti e amati. L’impasto è molto simile a quello delle nevole, un'altra specialità abruzzese, la differenza sta nella consistenza: le nevole sono più morbide, mentre le ferratelle più secche.
Pizzelle abruzzesi

Ingredienti:
6 uova
12 cucchiai abbondanti di farina
12 cucchiai rasi di olio di semi o di oliva
12 cucchiai rasi di zucchero
semi di anice (o liquore all’anice)


Preparazione:

Sbattere le uova con lo zucchero fino a renderle spumose.
Unire l’olio di semi e continuare a montare.Unire la farina setacciata e montare sempre con l’aiuto del frustino. 
Infine unire i semi di anice e mescolare bene.
Scaldare bene il ferro.
Spennellarlo di olio e farlo scaldare ancora. 
Provare il ferro con una piccola dose del composto per vedere se non si attacca. Se il ferro è troppo caldo la prima pizzella vi verrà abbastanza scura. Se è troppo freddo vi si attaccherà, se si attacca toglierla delicatamente e spennellare il ferro con un pennello da cucina oleato.
Versare circa un cucchiaio grande sul ferro e premere bene i manici.
Far cuocere per meno di un minuto e girare far cuocere per qualche secondo dall’altro lato e controllare la cottura.
Sicuramente le prime pizzelle verranno un po più scure, quindi abbassare la fiamma. 
Il trucco infatti sta nella fiamma medio bassa e nella pressione del ferro.
Lasciare riposare le pizzelle su un piano freddo così poi le potrete separare già rigide e secche.
Se utilizzate il ferro rettangolare o a forma di cuore o altra forma, potete fare la ricetta classica delle nevole qui la ricetta.



fonte: blog.giallozafferano.it




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martedì 8 luglio 2014

Perchè scegliere l'Italia per le tue vacanze

L'Italia riserva infinite sorprese, ogni suo angolo è da scoprire, insieme di una storia gloriosa e di un presente innovativo. 
Non a caso ospita un elevato numero di opere e beni, dichiarati Patrimonio dell'UNESCO.  


L'Italia è il Paese ideale per per le tue vacanze all'insegna del divertimento e di crescita culturale e umana.

Non importa se deciderai di passare le tue vacanze al mare o in montagna, sulle tracce dei più grandi artisti al mondo, o leggendo un ottimo libro in spiaggia: l'Italia è uno dei pochi paesi che riesce a soddisfare ogni gusto grazie ad un'infinità di attrazioni.

Il senso dell'ospitalità tipicamente italiano, insieme alla rinomata cucina mediterranea, sapranno accoglierti calorosamente mostrandoti la straordinaria ricchezza e varietà dell'ambiente italiano, diverso per ogni regione.

Una miscela esplosiva di cultura, sole, mare, eccellenze culinarie, natura incontaminata e stile hanno reso l'Italia fino ad oggi un paradiso assoluto in Europa e nel mondo.


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