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martedì 18 settembre 2012

Viaggiare Davvero 5.2 - Budapest



II tappa - 2° giorno Budapest



Ci concedemmo un riposo più lungo del solito, e dopo una colazione abbondante partimmo in direzione Pest, la parte più moderna della città.


Se Buda stupisce ed emoziona con la sua magnificenza e la sua eleganza, Pest, invece, ti travolge, piena di vitalità, forse fin troppo caotica. Due realtà di una stessa essenza, divise da un fiume. Maestosi sono i nove ponti che attraversano il Danubio, primo fra tutti il ponte delle catene, o ponte di Lanchid. Fummo rapite dai numerosi negozietti di stilisti e di giovani artisti.
Dopo una mattinata di shopping, tra abbigliamento e souvenir ci rilassammo un po’ nella monumentale Piazza degli eroi e poi decidemmo di abbandonarci ai sapori ungheresi.

Il Ponte delle catene
Dopo aver chiesto ai passanti consigli sui migliori ristoranti del posto, optammo per l’Horgàsztanya, una fantastica trattoria dove, ovviamente, mangiammo il tipico goulash ungherese ad un prezzo davvero abbordabile.

Nel pomeriggio visitammo l’isola di Margherita, in bici, come suggerito dalla gentilissima proprietaria del ristorante. Trascorremmo ore di relax, fuori dal caos e dallo smog, circondate dal verde dei giardini in fiore e dei parchi, e poi ci tuffammo nelle calde acque del Palatinus, una grande piscina all’aperto!
Lasciate le biciclette, eravamo pronte a vivere la movida notturna di Budapest!
Cenammo in un pub, di cui non ricordo il nome; Budapest pullula di bar e localini.
La stanchezza però ebbe la meglio, così dopo aver mangiato maiale con patate e paprika, elemento base di ogni piatto ungherese, e bevuto una bella birra fresca, tornammo sul Memè.



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sabato 15 settembre 2012

Viaggiare Davvero 5.1 - Budapest

II tappa - 1° giorno Budapest


Lasciammo Lubiana ancora illuminata dai colori dell’alba, dirette verso la capitale ungherese.
Riprendendo l’autostrada M7 fummo a Budapest per ora di pranzo. Trovammo un campeggio molto carino, il Niche, in una zona comoda per spostarsi in città con i mezzi pubblici.
Nel primo pomeriggio iniziammo a visitare “la Parigi dell’Est”. 
La prima caratteristica che colpisce di Budapest è l’eleganza degli edifici, degli ampi viali, e del verde lussureggiante.
Il Bastione dei pescatori

Sulla riva occidentale del Danubio c’è il quartiere di Buda, per raggiungerlo prendemmo una piccola funicolare costruita a fine ‘800; fu un tragitto molto suggestivo.
Buda è la parte vecchia della città, arrivandoci si ha la sensazione di fare un salto nel passato, oggi è sede del Palazzo Reale, della Chiesa di Mattia e di alcuni scorci molto belli. Uno degli edifici che mi colpì maggiormente fu l’Halászbástya o Bastione dei pescatori, una fortezza con chiostri, scalinate e torri, molto simile ad un castello fiabesco in cima al colle. Dalla terrazza con vista panoramica si può ammirare l'Isola Margherita e la zona di Pest



Decidemmo di proseguire per  la collina Gellért, altro punto panoramico mozzafiato, dal quale è possibile osservare un vasto sistema di grotte ricche di sorgenti termali che formano un labirinto lungo più di dieci chilometri. 
Dopo tanto camminare ci concedemmo momenti di totale relax in uno dei più grandi bagni termali d'Europa, lo Széchenyi, dove ci si può immergere nelle piscine all'aperto anche d'inverno, grazie alla piacevole temperatura dell'acqua.
Stanche, dopo una giornata di esplorazione, tornammo al campeggio per mangiare qualcosa e buttarci sul letto.



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