martedì 25 settembre 2012

I grandi valori degli hippies oggi più attuali che mai

I valori hippie hanno avuto un notevole impatto sulla cultura. Grazie al potente movimento pacifista si è potuto porre l’accento su molte di quelle che ancora oggi sono attuali tematiche di dibattito.


Woodstock 1969
Quanta nostalgia degli anni ’60!
Nel 1969 un grande festival sulla costa est degli Stati Uniti, quello di Woodstock, famoso ancora oggi perché vi parteciparono grandi della musica (Janis Joplin, Carlos Santana, Jimi Hendrix e tanti altri) rese celebre un movimento, che ereditava vari aspetti dei primi Bohémien e dei Beatniks, e che di lì a poco si sarebbe diffuso a macchia d’olio, quello hippie. Giovani lavoratori e studenti che in prima linea cercarono di scuotere la società, percepita come un'entità che esercitava un indebito potere sulle loro vite, e che chiamavano "The Man" o "The Big Brother". Sono gli anni delle lotte politiche, del movimento pacifista, della rivoluzione sessuale. L’hippie è anticonforme, antietico, rinnega tutte le strutture gerarchiche, rifiuta le logiche economiche e politiche del momento. Il termine stesso “hippie” significa “mangiare la foglia”, indica cioè colui che ha compreso quali sono le nefandezze della società e cerca un’alternativa per non far più parte di questo meccanismo corrotto.

La “summer of love”, è così che viene chiamata questa rivoluzionaria stagione, segna la storia dei nostri tempi, contribuendo ad una metamorfosi culturale che modifica idee e modi di pensare. Ancora oggi tantissimi sono gli aspetti che possiamo ritrovare nella cultura contemporanea: dalla salute alimentare, all’amore per la natura, alla musica, ai costumi sessuali odierni, alla moda, al viaggio.
Ognuno di questi aspetti deve essere inteso anche nella sua accezione più intrinseca. E’ così che al di là della moda ufficiale e dello stile "alla Twiggy", il modo di vestire degli hippies si pone come un codice di abbigliamento lontano dai canoni classici, diventando simbolo di libertà e di parità dei sessi. L'interesse verso il cibo salutare, i rimedi erbacei, ripresi dagli Indiani d’America,  rappresentano un legame profondo con la terra madre e rispetto per se stessi.
Il viaggio, rigorosamente via terra, con pochissimi mezzi economici e una larga disponibilità di tempo, è possibilità di crescere, di conoscere e fondersi con altre persone, di costruire una perfetta convivenza tra colori, religioni e ideologie, di poter amare.
Oggi, come allora, le istituzioni ci assoggettano a canoni prestabiliti e a un modus vivendi uguale per tutti, ci limita nel pensiero, ci manipola attraverso i media. E’ tempo che quei potenti valori, quegli stessi valori che guidarono i figli dei fiori nella loro intima battaglia, guidassero anche noi verso una presa di coscienza.





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