mercoledì 31 ottobre 2012

Viaggiare Davvero 6.3 - Bratislava Halloween

III tappa - Bratislava


Poco prima di riuscirci ad alzare da tavola arrivò un signore sulla sessantina, forse il proprietario dell’hotel, che vedendo i nostri piatti ancora pieni si preoccupò del fatto che non avessimo gradito il cibo.
Purtroppo il tizio fu talmente tanto insistente che ci rimise a sedere e ci portò un altro piatto tipico, con la convinzione che quello sarebbe stato di nostro gradimento.
E invece non fu così, perché il piatto in questione era carne di maiale al sangue, e io di tutto quel sangue non ne potevo più; come se non bastasse c’era il tizio che ci fissava come a controllare che ogni boccone finisse nel posto giusto.

Messa giù la forchetta, non mi sembrava vero che quella tortura fosse finita! Corremmo in cassa con la speranza che facessero in fretta e ci lasciassero libere; e invece ecco uscire dalla cucina quella che sembrava essere la cuoca, una signora bassa e tarchiata, con il grembiule rigorosamente rosso sangue che arrivò con una bottiglia di grappa in mano. Con una pacca sulla spalla ci invitò a sederci al bancone e a farci un bicchierino insieme. La situazione stava diventando surreale, non ci sembrava possibile che una banda di folli ci avesse costretto a bere e mangiare, contro la nostra volontà, chiuse dentro al loro ristorante.
Un po’ come Non aprite quella porta, vi ricordate quei cinque ragazzi texani che finiscono nelle grinfie di una famiglia di pazzi

Finalmente schizzate fuori dal ristorante, ci fiondammo sul Memè e partimmo; avevamo pensato di rimanere a dormire lì ma non era più il caso.
Solo mentre ci allontanavamo notai un cartello: Pork Specialties handcrafted since 1910.
Risi, risi fino a piangere.




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