Viaggiando
di notte, non trovammo traffico, e in un’ora e qualcosa fummo a Vienna.
Trovammo
un grande parcheggio proprio in centro, dove erano in sosta anche altri camper,
così ci fermammo lì e ci concedemmo un lungo sonno.
Hoher markt, fu la nostra prima
tappa, la più antica piazza viennese, dove c’è un delizioso orologio che allo
scoccare del mezzogiorno, inizia a suonare, e i suoi personaggi a muoversi.
Non avendo fatto colazione, per
noi era già tempo di mandar giù qualche boccone, e sì, devo ammetterlo, quella
volta ci facemmo tentare dal fast food, e pranzammo nel McDonald’s che si trova
in centro, vicino al duomo, che visitammo dopo aver divorato i nostri panini.
Il Duomo di Vienna, Santo Stefano,
è incantevole, è il simbolo della città ed è una delle cattedrali gotiche più
rappresentative d’Europa.
Se l’esterno del Duomo colpisce, l’interno
rapisce nel vero senso della parola, con i suoi preziosi capolavori e tutte le
leggende narrate su di esso.
Sulla statua della Madonna che si
trova sulla navata destra, la Madonna delle lacrime, ad esempio, si racconta
che di tanto in tanto la si veda piangere.
Proseguimmo il nostro tour
passando per la Gloriette, un maestoso porticato neoclassico, sul quale c’è una
grande terrazza panoramica che raggiungemmo attraverso una strettissima scala a
chiocciola. Da lì si vedeva il Castello di Schönbrunn, l’ex residenza estiva
della principessa Sissi.
Visitammo tutte le stanze aperte
al pubblico, l’atmosfera che si respira è quella che potete immaginare:
dettagli in oro, lampadari in cristallo e stufe di maiolica.
Nel grandissimo giardino esterno
ci perdemmo per il labirinto, immaginando che proprio lì una volta era solita
passeggiare la famiglia imperiale; noi incontrammo solamente un gruppo di
turisti italiani, che ci consigliò anche la visita della Serra delle Palme.
Fu l’imperatore Francesco Giuseppe
che volle la costruzione di questa serra, divisa in tre padiglioni, che
riproducono tre diverse zone climatiche, ognuna delle quali permette la sopravvivenza
di diverse tipologie di piante e fiori.
Finita la visita, si era fatta
ormai sera, così tornammo sul furgoncino.