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La tratta Oslo/Bergen è di rilievo particolare: diverse classifiche internazionali giudicano la suddetta tratta l'itinerario più affascinante e spettacolare al mondo. Personalmente, sono stata per tutto il tempo con gli occhi incollati al finestrino: le emozioni che si provano sono indescrivibili. Il viaggio dura circa 7 ore, ed il biglietto è prenotabile attraverso il sito della ferrovia norvegese NSB (https://www.nsb.no/). Attraverso il sito si può usufruire di una vasta scelta di orari e prezzi, tra i quali vi è il MINIPRICE (prezzo scontato). Dato l'elevato costo del biglietto (ma variabile), vi consiglio, in caso di andata e ritorno, di prenotare una tratta di giorno per potersi godere lo spettacolo, ed una di notte (si paga meno della metà!). I treni norvegesi sono puliti ed efficientissimi. Durante le sette ore non c'è che mettersi seduti e ammirare lo spettacolo. La linea collega le due città principali della Norvegia attraversando un paesaggio meraviglioso, laghi, fiordi, prati, boschi e ghiacciai, il cui tratto più spettacolare è quello che passa sull'Hardangervidda, l'altopiano più elevato d'Europa con Finse, a 1.222 metri sul livello del mare, come punto più alto.
La tratta Oslo/Bergen è di rilievo particolare: diverse classifiche internazionali giudicano la suddetta tratta l'itinerario più affascinante e spettacolare al mondo. Personalmente, sono stata per tutto il tempo con gli occhi incollati al finestrino: le emozioni che si provano sono indescrivibili. Il viaggio dura circa 7 ore, ed il biglietto è prenotabile attraverso il sito della ferrovia norvegese NSB (https://www.nsb.no/). Attraverso il sito si può usufruire di una vasta scelta di orari e prezzi, tra i quali vi è il MINIPRICE (prezzo scontato). Dato l'elevato costo del biglietto (ma variabile), vi consiglio, in caso di andata e ritorno, di prenotare una tratta di giorno per potersi godere lo spettacolo, ed una di notte (si paga meno della metà!). I treni norvegesi sono puliti ed efficientissimi. Durante le sette ore non c'è che mettersi seduti e ammirare lo spettacolo. La linea collega le due città principali della Norvegia attraversando un paesaggio meraviglioso, laghi, fiordi, prati, boschi e ghiacciai, il cui tratto più spettacolare è quello che passa sull'Hardangervidda, l'altopiano più elevato d'Europa con Finse, a 1.222 metri sul livello del mare, come punto più alto.
L'arrivo a Bergen non
è stato dei migliori, ma un po' ce lo aspettavamo: è risaputo che
Bergen è il paesino più piovoso della Norvegia per eccellenza,
perciò ci siam dotati di KWAY, ombrello e felpe pesanti per
proteggerci dal freddo. Appena arrivati non abbiamo perso tempo, e,
sempre con lo zaino in spalla, ci siam avviati verso Bryggen.
Difatti, il paese è diviso in due: Bryggen, il quartiere storico, e
Vagen, il quartiere moderno e commerciale. Dalla stazione,
dirigendoci verso Bryggen, ecco che l'odore del pescato attraversa le
strade, ti entra nelle narici e non ti da tregua: eccoli li', i
famosi FISKERTORGET (= mercatini del pesce). Diverse bancarelle che
offrono i più svariati piatti a prezzi NON indifferenti. Tra i vari
commercianti notiamo anche molti ragazzi italiani. Comunque, tra le
varie proposte, le "tipicità" del posto che non ci siamo
fatti mancare: il granchio reale, il salmone selvatico, e la BALENA
(sa'di tonno!). Prezzo medio di un piattino con gli assaggi, 12 euro
a testa, ma credetemi, ne vale la pena.
Dopo una breve sosta
nei mercatini del pesce, ci dirigiamo verso BRYGGEN: è il quartiere
storico di Bergen, detto anche quartiere anseatico, in quanto in
passato dei mercanti tedeschi detti HANSA, fecero di Bryggen la
capitale del commercio marittimo norvegese. BRYGGEN mi ha stupita ed
ha effettivamente lasciato il segno, un po' per la sua storia, un po'
per le sue architetture, un po' per la vista di cui si gode, a
ridosso del monte Urliken, tra le nuvole. La facciata si
presenta come un susseguirsi di edifici variopinti, dove ci sono
negozietti, locali e ristorantini. Ma per capire meglio la storia di
Bryggen bisogna addentrarsi nelle stradine che costeggiano gli
edifici: in passato, tutte le porte di legno ed i locali che
sono presenti lateralmente, erano delle botteghe di artigiani o
piccole attività commerciali. Dopo gli svariati incendi che hanno
colpito Bryggen, sono rimasti solamente 61 edifici, tutti
ristrutturati secondo dei metodi che hanno lasciato le strutture
"primarie" di legno, quasi intatte. Il tutto accompagnato
da una sottile pioggerellina, che bagnava il legno e profumava le
strade. Per l'hotel, abbiamo dormito nel P-Hotel, nel quartire
di Vagen. Per mancanza di tempo abbiamo omesso la
ULRIKSBANEN ossia la funivia di Bergen che porta su al monte Ulriken
dal quale si può godere di un panorama mozzafiato. Abbiamo
alloggiato, per quanto riguarda l'hotel, al P-Hotel, nel quartiere di
Vagen.
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