II tappa - 2° giorno Budapest
Ci
concedemmo un riposo più lungo del solito, e dopo una colazione abbondante
partimmo in direzione Pest, la parte più moderna della città.
Se
Buda stupisce ed emoziona con la sua magnificenza e la sua eleganza, Pest,
invece, ti travolge, piena di vitalità, forse fin troppo caotica. Due realtà di
una stessa essenza, divise da un fiume. Maestosi sono i nove ponti che attraversano il Danubio, primo fra tutti il ponte delle catene, o ponte di
Lanchid. Fummo rapite dai numerosi negozietti di stilisti e di giovani artisti.
Dopo
una mattinata di shopping, tra abbigliamento e souvenir ci rilassammo un po’ nella
monumentale Piazza degli eroi e poi decidemmo di abbandonarci ai sapori
ungheresi.
|
Il Ponte delle catene |
Dopo
aver chiesto ai passanti consigli sui migliori ristoranti del posto, optammo
per l’Horgàsztanya, una fantastica trattoria dove, ovviamente, mangiammo il
tipico goulash ungherese ad un prezzo davvero abbordabile.
Nel
pomeriggio visitammo l’isola di Margherita, in bici, come suggerito dalla
gentilissima proprietaria del ristorante. Trascorremmo ore di relax, fuori dal
caos e dallo smog, circondate dal verde dei giardini in fiore e dei parchi, e
poi ci tuffammo nelle calde acque del Palatinus, una grande piscina all’aperto!
Lasciate
le biciclette, eravamo pronte a vivere la movida notturna di Budapest!
Cenammo
in un pub, di cui non ricordo il nome; Budapest pullula di bar e localini.
La
stanchezza però ebbe la meglio, così dopo aver mangiato maiale con patate e paprika, elemento base di ogni piatto ungherese, e bevuto una bella birra fresca, tornammo sul Memè.
Nessun commento:
Posta un commento